Riflessioni di uno studente della VA Liceo Classico sul II Forum Internazionale per la Pace, la Sicurezza e la Prosperità, tenutosi giorno 7 e 8 aprile tra Nissoria ed Agira con il nobile intento di ricordare lo sbarco alleato e marciare per la pace. Il senso della storia va colto non solo tra le pagine dei libri ma rivivendone il ricordo.
Solcare la stessa terra e seguire il medesimo percorso degli alleati canadesi ha toccato inevitabilmente il cuore di ogni ragazzo.
Volgendo lo sguardo verso il passato e immedesimandosi nei soldati che in quelle cocenti notti di luglio hanno donato la libertà al popolo siciliano, non si può fare a meno di pensare alle fatiche e ai dolori della guerra, ai tormenti degli uomini, alle malvagità dei despoti.
Il capitolo più oscuro della storia dell'uomo rischia, però, di essere ripetuto.
Il conflitto ucraino-russo è una questione che ci riguarda poiché è in gioco il diritto alla libertà, non solo di un popolo ma dell'umanità intera. Libertà di scegliere, libertà di essere vivi, libertà di essere felici. Quanti soldati ancora dovranno essere seppelliti? Per quanto ancora gli uomini dovranno sopportare il fardello della guerra? Quanto tempo ci vorrà per cucire e risanare le sanguinanti ferite del popolo ucraino?
L'immensa speranza che il sole sorga e che illumini le tenebre non è mai perduta. Con un animo traboccante di fiducia, sogniamo un cielo azzurro e limpido, come quello di oggi, al di sopra delle terre adesso distrutte e desolate.
Che le fanfare della libertà tornino a suonare!
Marco Livolsi V A Liceo Classico
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